Società Corale di Mutuo Soccorso dal 1904

La storia

Serpiolle, il borgo in cui risiede la SMS, nacque come borgo di servizio di Firenze per ospitare poche famiglie di lavoratori e rimase tale fino agli anni quaranta.

Tra il 1808 e il 1865 Serpiolle fece parte del comune di Pellegrino, comune senza un vero capoluogo ed esteso dall’Arno alla valle del Terzolle. 

Staccato dal territorio di Fiesole per volere del governo francese della Toscana e soppresso per espandere il comune fiorentino, nel 1865 Serpiolle torna ad essere parte di Fiesole fino al 1910, quando viene annesso definitivamente al comune di Firenze.

serpiolle logo

La Società di Mutuo Soccorso e Corale fra gli operai di Serpiolle fu fondata nel 1904.

Quando si costituì, occupava all’inizio due piccoli locali, situati in zona “Galli”, verso la fine del borgo, salendo verso Cercina, ora divenuti civile abitazione. 

La vollero fondare un gruppo di operai e contadini sensibili ai bisogni della gente, di conseguenza sensibili alle esigenze sociali di allora.

Nel 1914 con grandi sacrifici economici e tanto volontariato fu costruito l’edificio che attualmente è la sede stabile della SMS. 

Circolo Serpiolle

A costruirlo furono i lavoratori di Serpiolle, guidati da coloro che erano del mestiere, ”i muratori”

Comperarono il terreno della Curia che da Via delle Masse scende verso il fiume sulla destra, di lato alla strada esistente pagandolo, si dice, 33.000 lire.

I vari soci contribuirono oltre che con il denaro anche con materiale: calce, legname, utensili, infissi, ma il fiume Terzolle soprattutto li rifornì di materiale edile, come rena e pietre in abbondanza.

Il primo statuto

La SMS incamerava contributi sociali per assolvere anche un compito di assistenza per chi si ammalava, chi perdeva lavoro e si trovava in particolare difficoltà. 

Gli scopi previsti da tale istituzione erano e sono chiari e definiti nell’articolo primo dello Statuto della Mutuo Soccorso, statuto che risale al 27 Dicembre del 1903, in questo si dice: 

«È istituita in Serpiolle comune di Fiesole una associazione con il titolo di Società di Mutuo Soccorso Corale fra gli Operai di Serpiolle».

La Società ha lo scopo di :

a) di sussidiare i soci in caso di malattia;

b) di sovvenirli in determinate circostanze;

c) di prestare ai soci infermi, notturna assistenza fraterna;

d) di procurare il benessere della classe operaia astenendosi da ogni ingerenza estranea al mutuo soccorso…

Poi prosegue con altri articoli.

 

A seguire in data 14 Maggio 1904 fu redatto un Regolamento per l’assistenza notturna ai malati.

Importante era creare un luogo di aggregazione, dove poter discutere, confrontarsi, organizzare il tempo libero, ma innanzi tutto disporre di una organizzazione societaria che garantisse dei capisaldi sociali, come il sostegno economico in assenza di pensione e di tutela da malattie ed infortuni.

Il Consiglio Direttivo decideva ed organizzava gli interventi in favore delle famiglie più bisognose e la gestione delle altre attività sociali e ricreative.

In quel periodo Serpiolle viveva una situazione di povertà, le famiglie erano numerose, il territorio era poco produttivo, l’agricoltura era difficoltosa causa la disposizione del territorio medesimo, solo la città vicina procurava occasioni di lavoro concrete.

I lavori che venivano prospettati più facilmente ai contadini erano lavori da muratore, manovale, sterratore, per le donne lavori di cucito, rammendo, ricamo, lavorazione dei cappelli di paglia, eseguiti a domicilio, e lavori servili. 

L’attività della SMS era rivolta ad aiutare quelle famiglie di soci che per vari motivi venivano a trovarsi in difficoltà. 

L’aiuto non era solo di natura economica, si assistevano anziani rimasti soli, si aiutavano i giovani orfani a cercare lavoro, si aiutavano nei campi gli agricoltori momentaneamente impediti al lavoro.

La Grande Guerra

Durante la Grande Guerra del 1915-1918, i soci più istruiti tenevano rapporti epistolari tra i soldati ed i familiari, essendo in quel periodo la popolazione in gran parte analfabeta.

In generale ci si ispirava ad un forte senso di solidarietà che si manifestava nei momenti di bisogno e di conforto. 

Quando un socio moriva, la società partecipava con una sua rappresentanza e donava dei fiori come omaggio funebre, la bandiera della SMS veniva esposta e legata con un nastro nero, affinché non sventolasse, in segno di lutto.

I servizi

Con il trascorrere degli anni la SMS ospitò varie attività e servizi tra i quali, la scuola elementare, risparmiando ai ragazzi il percorso fino a Careggi, nel secondo dopoguerra quando le abitazioni non disponevano del bagno, furono organizzati alcuni bagni pubblici attrezzati con docce, un ambulatorio, anche adesso attivo, più tardi corsi di doposcuola per il recupero scolastico dei ragazzi del posto, una biblioteca, furono istituiti anche corsi di economia domestica per le ragazze ed altro ancora.

Furono instaurati dei rapporti con Associazioni limitrofe, infatti Serpiolle con La SMS di Careggi partecipò alla “Piccola Cooperativa di Careggi e Serpiolle”, istituita allo scopo di creare un forno consorziale, per produrre e vendere il pane a prezzi ridotti, fu poi liquidato nel 1915.

La collaborazione tra SMS continuava nel tempo, Serpiolle e Careggi, durante la costruzione delle loro sedi si aiutarono vicendevolmente, con denaro e manodopera. 

Alla fine della Prima Guerra Mondiale le generazioni cominciavano a susseguirsi, i soci anziani lasciarono il posto ai loro figli, i quali nell’esempio dei genitori trovavano lo stimolo per proseguire, altri soci vennero a mancare durante il conflitto, cosi altri soci nuovi vennero a sostituirli, tutti nella volontà di proseguire l’opera.

I giochi

Al fine di svagarsi c’erano dei pallai, il gioco delle carte e talvolta ci si cimentava a quello della ruzzola. 

Quest’ultimo era un gioco che per vincere, occorreva lanciare a mano sulla strada da un punto di partenza, Serpiolle, fino alla meta prestabilita che spesso era Cercina, una ruzzola di legno fasciata sulla circonferenza da un cerchietto di ferro. 

Uno dei personaggi caratteristici di questo giuoco, in Serpiolle, fu “Naso”, cosi detto, immaginate perché. 

Egli seguiva la comitiva dei contendenti attrezzato con fiaschi di vino e bicchieri, rifornendo i giocatori della gustosa bevanda dall’inizio alla fine della singolare contesa.

La Pippolese

I componenti della SMS amanti della musica, come traspare dal nome, fondarono un coro ed una una banda musicale con il nome di “Pippolese” che eseguiva musica popolare.

I musicanti abitavano in buona parte a Serpiolle, quindi erano del posto, mentre altri provenivano dalla vicina piana di Rifredi.

La banda utilizzava solitamente strumenti a plettro: mandolini, chitarre, ed infine fu inserito anche un contrabbasso. Il nome sembrava derivasse proprio dalla forma del plettro, detto comunemente “pippolo”.

In seguito ai fatti politici sopra citati, la banda musicale fu smembrata, ma si ricostituì nell’immediato dopo guerra, circa nel 1950, riprendendo in pieno la sua attività.

Furono invitati ad esibirsi nella altre case del popolo adiacenti Firenze ed oltre, ottenendo come ricompensa un probabile pasto e sicuramente un buon bicchier di vino.

Furono anche invitati a suonare a Radio Firenze con sede in Piazza S. Maria Maggiore, come evidente riconoscimento della loro bravura. [la gloriosa Radio Firenze, rinata dalle ceneri della guerra, traduttrice di cultura, dove scrittori e intellettuali si susseguirono ai suoi microfoni. (…)]

Ritornando alla Pippolese si ricorda che l’ultimo Maestro della banda musicale fu il Signor Filiberti, abitante alle Panche, di professione parrucchiere.

Il vestiario dei componenti era volutamente molto sobrio ed elegante, composto da giacca, cravatta, camicia bianca.

Nel 1919 i musicanti della “Pippolese” risultano essere ventitre compreso il maestro.

Con il trascorrere degli anni la SMS è stata sempre un punto di riferimento e di svago per i componenti del borgo ed oltre. Si ricorda infatti, tra le varie manifestazioni, la recita avvenuta nel teatro del circolo, di Wanda Pasquini, nei primi anni 50, che per mezzo del “vernacolo” seppe risvegliare in più generazioni l’amore e l’orgoglio di vivere nella città di Firenze. (…)

Durante il fascismo

La SMS durante il periodo Fascista non fu assorbita materialmente, quando il fascio tentò di incamerarle in se, ma pur tentando di occuparla o meglio di acquistarla, questa restò sempre in possesso dei soci.

I fascisti infatti con una parvenza di regolarità organizzarono ben tre riunioni per parlare della cessione, ma i soci non si presentarono mai, facendo rimanere la questione in sospeso, poi scoppio la guerra tutto cadde nel dimenticatoio, alla fine di questa la SMS ritornò stabilmente ai legittimi proprietari.

La società si dimostrò sempre apartitica, anche nell’ultimo dopoguerra, quando nacquero grandi contrasti, si dimostrò rispettosa delle idee dei vari soci, senza distinzioni ed al di là delle opinioni personali.

Comunque l’attività politico-sociale e culturale, è sempre continuata con il passare degli anni, oggi come allora, grazie al volontariato degli abitanti del posto e di altri venuti dalla piana.

Gli anni Sessanta

Tra gli anni sessanta e settanta, il mondo era in fermento nuove idee innovatrici in merito alla nostra società nacquero e si diffusero. Anche la SMS subì questa nuova ventata culturale, entrarono nel consiglio molti giovani che con nuove proposte dettero un nuovo impulso alla Mutuo Soccorso.

Questa situazione creatasi nel 1968, in seno alla Società, portò ad una forte spinta culturale di origine popolare che si tradusse anche nello sport e nel divertimento.

In questo periodo fu costituito un dopo scuola da due insegnanti del posto, moglie e marito i signori Fusaro. Il dopo scuola fu istituito per aiutare i ragazzi ed invogliarli a studiare; da qui nacque una piccola compagnia teatrale che si scrisse i testi e li recitò con successo in altre SMS, nelle Case del Popolo, nei sagrati delle Chiese e nelle piazze.

“La fame nel Mondo”, dai ragazzi scritta, ebbe un grande successo e fu replicata per ben quarantacinque volte.

Nacque una squadra di calcio, dove i giocatori erano giovani serpiollesi che si divertirono a giocare nei campionati U.I.S.P.

Vennero fatti anche lavori di rinnovamento tra i quali l’allargamento della piattaforma sportiva.

1971
La Festa della Gnoccata

festa della gnoccata
sgambata serpiolle
maratona serpiolle

La cultura culinaria, è bene dirlo, sancì ulteriormente fin dal 1971 la popolarità della SMS, con una manifestazione che si svolgeva e si svolge tutti gli anni a Settembre, denominata “La Gnoccata”.

“La Gnoccata” è una festa paesana, durante la quale uomini, donne, grandi e piccoli del borgo, allestiscono l’ambiente, cucinano, servono a tavola e portano a buon fine una festa culinaria, dove si possono gustare ottimi gnocchi di polenta e tutte le specialità della località: questa tradizione continua da tantissimi anni!

festa della gnoccata

In occasione della Gnoccata si formarono gli stendardi dei rioni con i vari colori.

I rioni sono: il rione Le Masse, il rione della Cooperativa, il rione Derina, Governatori il rione Fornaci e Molino ed infine il rione Galli.

Abbinate alla Gnoccata si svolgevano e si svolgono altre manifestazioni ricreative e culturali, come canti e balli popolani, mercatini di vario genere, vendita di prodotti del luogo, etc.

I primi tempi, cioè quando iniziò la manifestazione, fu in uso per alcuni anni, dopo un sopralluogo, premiare il più bel giardino del paese.

rioni serpiolle

L'evoluzione

Dal 1904 ai nostri giorni Serpiolle ha subito notevoli cambiamenti, nel territorio, nello stile di vita, nella popolazione, ma la Società di Mutuo Soccorso è sempre presente sul territorio, a dimostrare con la sua vitalità l’importanza di una istituzione nata con forti caratteristiche di aggregazione e di solidarietà.

Una lunga tradizione di attività fondate sugli ideali della partecipazione democratica, della pace, dei diritti al lavoro e delle tutele per tutti. 

Nel corso degli anni l’edificio, costruito con tanto volontariato e sacrifici economici, ha ospitato varie attività sociali, culturali, politiche e ludiche.

Targa 100 anni

Un pensiero di gratitudine va a coloro che hanno dato, continuano e continueranno a dare la loro adesione e le loro energie, per la valorizzazione di questa insostituibile istituzione, patrimonio di tutta la comunità della valle.